Derby amaro per i Seamen

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Se giochi da campione d’Italia per un quarto e mezzo di gioco e dopo dimentichi di essere in campo perdi, se lo fai con la squadra meglio organizzata perdi nettamente. I Seamen cedono lo scettro del football milanese al termine di un incontro che lascia perplessi, per non dire attoniti, nel quale per circa 18 minuti di partita i “Marinai” contengono l’attacco di TJ Pryor dando l’illusione, con il touchdown di Mattia Binda in apertura di secondo quarto, di poter ribaltare le gerarchie del campionato prima che un drive non chiuso per cinque centimetri cambi il corso degli eventi. A quel punto i Rhinos, quasi toccati da una bacchetta magica, cominciano a penetrare la difesa blue navy, fino a quel punto solida come la rocca di Gibilterra, come fosse di burro scorrazzando per il campo con Nicholas Ricciardulli, TJ Pryor e Giacomo Bonanno. All’inizio del terzo quarto il tabellone recita 28 a 7 per la Milano nero arancio che non deve stentare più di tanto per contenere la reazione dei padroni di casa limitata ai touchdown di Garret Safron e Gianluca Sorteni e frustrata da una miriade d’imperfezioni che culminano in quattro turn over per altrettante segnature subite. Al termine lo score recita 45 a 19 per i Rhinos, meritatamente vincitori su un avversario tornato balbettante dopo le due ultime vittorie. Quasi una sorta di Dottor Jekyll e mister Hyde i Seamen si interrogano sul perchè di una prestazione così altalenante e su un futuro che ora riserverà una serie di impegni probanti a partire da quello che sabato prossimo li metterà di fronte, ancora all’Arena, ai vice campioni d’Italia: i Panthers Parma.

Seamen Milano – Rhinos Milano 19-45

(0-0 7-21 6-7 6-17)

Roberto Rizza
Ufficio Stampa Seamen Milano

Foto Dario Fumagalli

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