Kevin Khay, 22 anni talento naturale, Linebacker giocherà con la maglia Numero 6 e raggiunge i Seamen dopo una fantastica carriera iniziata a 15 anni nei Frogs Legnano, raggiunto il titolo come miglior difensore 2015 e la nazionale maggiore dopo avere giocato nella Nazionale Under 19 nel 2012 a Roma negli Europei si racconta in questa intervista
Ciao Kevin sei giovanissimo ma con tanto talento, lo scorso anno miglior giocatore di difesa IFL e la Nazionale maggiore, raccontaci la tua carriera.
Intanto saluto tutti e sono orgoglioso di salire a bordo di un team fantastico come i Seamen, ho iniziato a giocare nel 2009 nei Frogs Legnano come Cornerback, iniziando prima nella giovanile e lo stesso anno per fortuna mia, un mio compagno di squadra è dovuto partire per degli studi universitari in Cina e si liberò un posto e il mio allora Head Coach Angona credette in me e mi diede fiducia, così iniziai a giocare in prima squadra e a guadagnarmi un posto. Ho giocato così per 4 anni e sono i Frogs che mi hanno cresciuto e fatto amare sempre di più questo sport. Nel 2010 ho giocato in giovanile con gli skorpions Varese.
Nel 2014 sono passato nei Rhinos Milano, ma da questa stagione sono un Seamen.
Era un po’ che i tuoi compagni stavano cercando di convincerti di cambiare la sponda del Naviglio, cosa è successo
Bhe dopo aver visto la forza dei Seamen di imporsi e portarsi a casa una semifinale in meno di un minuto mi ha fatto capire quanto vale questa squadra. Anche la chiamata a fine stagione di Paolo Mutti mi ha fatto decidere di intraprendere questa nuova strada con i Seamen.
Una secondaria di difesa che fa paura come ti trovi con i tuoi compagni di reparto
Posso dire che mi trovo benissimo con tutti i miei compagni di squadra e sopratutto con i miei compagni di reparto, siamo pochi ma buoni. I ragazzi avevo avuto già modo di conoscerli nei vari raduni della nazionale e soprattutto conosco bene Colescia con il quale ho condiviso il campo insieme per i primi 4 anni nei Frogs. Per il resto reputo il reparto lb uno dei più forti del campionato, poter giocare questa volta di fianco a Pezza. Silvestri è appunto a Colescia è un sogno che si avvera. Ho un obbiettivo ed è quello di diventare il migliore, per esserlo devo imparare da loro che a mio avviso lo sono In Italia, il mio obbiettivo è lavorare sodo, testa bassa ed imparare tutto il possibile e guadagnarmi un posto in squadra.
Ora c’è Alex di Michele ad allenarvi cosa ne pensi di lui?
Un ottimo allenatore, una persona di polso e molto carismatica. Diciamo che in questi ultimi allenamenti con lui il carico di lavoro è aumentato, niente più pause o tempi morti, ci si allena sempre e fino alla fine. Spero possa rimanere fino alla fine della stagione.
Un campionato durissimo anche quest’anno con i Rhinos rinforzati, come è l’atmosfera in squadra?
La squadra è carica e determinata, ha fame e ancora tanta voglia di vincere, ma questo non basta, bisogna volere sempre di più, ovvio tutte le squadre si sono rinforzate molto ed il divario non è così più grande, ma una cosa che ho notato di diverso qui è la mentalità, ora focus sull’obbiettivo e difendiamo lo scudetto.
Il primo impatto con i tuoi nuovi compagni?
Praticamente ero di casa. Conoscevo molto bene tutti, avendo molti amici all’interno dei Seamen è stato molto facile entrare in squadra e mi sono ambientato bene.
Quattro posti per sei squadre forti come non lo sono mai state negli ultimi anni, chi temi di più?
Ovviamente i Rhinos sono la squadra che oltre alla riconferma di TJ, hanno un ottimo attacco e una difesa solida, sono loro la squadra che temo di più, senza dimenticare i Panthers e ottimi import anche per i Lions che sono il punto di domanda secondo me per questa stagione.
La Nazionale quest’anno ha un obbiettivo grandissimo, ce la faremo a entrare nel gruppo 1?
Dobbiamo! Essere entrato in nazionale era un obbiettivo che mi ero posto l’anno scorso. ora focus sulla stagione e a settembre se riuscirò ad entrare nel roster finale della nazionale, darò tutto me stesso per portare a casa l’accesso nella Elite del Football Europeo che nel 2013 ci è stato rubato sotto il naso.
Il nome del BLUE TEAM è in ombra da molto tempo e speriamo in questo europeo di poter far capire all’europa che ci deride chi siamo realmente. dobbiamo ridare luce all’Azzurro
Lo scudetto da difendere, è anche per te un motivo di orgoglio provarci o è come ripartire da zero
Per me è come ripartire da zero, personalmente non ho mai vinto nulla a parte un campionato in giovanile quindi la prendo come una sfida ancora più forte che mi spinge ad una maggiore determinazione per raggiungere lo scopo collettivo della squadra.
Una promessa ai tifosi e ai tuoi compagni
Solo una, DARO’ sempre tutto me stesso, testa bassa impegno e dedizione.