I Seamen cadono nella fossa dei leoni

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Se giochi con il fuoco, prima o poi, ti scotti. Non c’e’ modo migliore per commentare la sconfitta che i campioni d’Italia hanno patito, a dir poco contro pronostico, sul campo dei Lions Bergamo. Per la seconda settimana consecutiva i Seamen non riescono ad essere se stessi cedendo dal punto di vista fisico e, ancor più, da quello mentale in un finale di partita che tormenterà a lungo i sogni dei tifosi. Quella che doveva essere una formalità si è trasformata in un’inopinata battuta d’arresto che nulla pregiudica in chiave play, due vittorie contro Rhinos e Giants assicurerebbero comunque il primo posto nel girone, ma fornisce ulteriore vigore al campanello d’allarme che già in quel di Torino aveva cominciato a risuonare. In vantaggio 14 a 0 nel terzo quarto di gioco, touchdown a cura di un superbo William Carlos Palini e di Pietro Stillitano, i Marinai hanno conservato un ragguardevole vantaggio, 21 a 6 grazie alla seconda meta di giornata di Palini, fino all’ultima frazione prima di cedere di schianto negli ultimi minuti di gioco. I due intercetti subiti da Jonathan Dally, ma soprattutto i sanguinosi errori compiuti a ridosso della goal line orobica, finiscono col permettere ai padroni di casa, complice l’ennesimo turn over causato da un fumble, di far loro la posta. Il 25 a 21 con il quale i Lions compiono l’impresa è dunque riassumibile nell’incredibile harakiri che i tricolori decidono di consumare in un ristretto giro di minuti nel quale i meccanismi blue navy finiscono letteralmente in tilt. A poco serve tirare in ballo il clima fuori stagione che rende Azzano San Paolo torrida, ancor meno trovare ulteriori scusanti. I Seamen perdono per propri demeriti, per eccesso di confidenza, ma anche per una tenuta fisica insufficiente. Alla luce di tutto ciò il derby diviene ancor più incerto e ricco di pathos. Sabato prossimo i campioni d’Italia non potranno permettersi altre distrazioni, a meno di veder vanificato quanto di buono prodotto fino ad oggi. Un motivo in più per rifinire con attenzione la preparazione in vista di un match al quale nessun vero appassionato di football può davvero mancare. Dopo la tempesta la navigazione deve tornare sicura.

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