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Riccardo Matani, dopo un anno passato nei Seamen la conferma e la volontà di continuare, cosa ti ha spinto a sposare la famiglia Seamen e a non divorziare?

La conferma è la volontà di rimanere è scaturita dall'accoglienza e dalla stima che ho ricevuto in questo anno, in primis dal coaching staff e poi dei compagni di squadra che ho conosciuto qui nei Seamen. Venivo da un allontanamento doloroso; lasciavo, per necessità, una squadra che mi ha dato tanto ( i Daemons) e che ho cercato di ripagare in egual misura per molti anni. A voi il grande merito di avermi fatto sentire a casa, comunque.

Un anno vissuto giorno per giorno, raccontaci le tue emozioni di un anno Blue Navy

Difficile riassumere tutto in poche righe. Ho vissuto tante emozioni in questo anno: dall'incertezza iniziale per un nuovo anno alla voglia di dimostrare ancora qualcosa a me stesso, dalla gioia di vivere un superbowl al dispiacere per non averlo portato a casa. Ma forse la cosa più importante di quest'anno sono state alcune rivelazioni, legate al comportamento di persone a me vicine, che mi hanno dato la consapevolezza di chi può avere la mia gratitudine, la mia fiducia e il mio rispetto e chi no. E' bello vivere con questa consapevolezza. Emozione particolare giocare di nuovo al fianco di "vecchi amici" come Perego, Pastori, Merighi...persone che, negli anni, hanno condiviso con me una passione che dura da 12 anni.

Un americano in campo nella stagione 2014, aumentano le responsabilità per gli "Italiani", timori?

 
Forse questo passaggio è prematuro, in passato ho già giocato con questo "sistema", sono curioso di vedere come sarà adesso ma a me la formula con 2 americani in campo piaceva. E' durata poco ma forse ora permetterà a più squadre di partecipare alla massima serie rendendola più interessante. Timori...no quelli no, gli italiani che si sono visti nelle varie squadre di IFL, in questi anni, hanno dimostrato di sapersi prendere un certo tipo di responsabilità, ed era ora. Alla fine siamo noi italiani, che nonostante i nostri lavori, i nostri studi e i nostri mille impegni familiari o di altro genere, teniamo in piedi "la baracca".

L'arrivo di Daniele Pezza è la conferma del grande lavoro di squadra fatto, come sarà il reparto secondario con lui al tuo fianco e con Giacomo Silvestri che si sta confermando un gran talento

 
Se le cose dovessero rimanere così penso che sarà un gran bel divertimento e il merito va tutto alla società. Daniele è un Linebacker puro e nato per fare quello, non c'è nessuno come lui in Italia. Un mix di aggressività, tecnica e talento. Tra l'altro potrebbe giocare outside dove, a mio parere, può dare anche più che da Middle dove invece vedo bene Giacomo Silvestri che mi ha impressionato perchè la sua struttura fisica naturale, molto solida (fortuna sua), è associata ad una buona tecnica...una rarità data la sua giovane età. Detto questo...io non smetterò di sperare di poter tornare a giocare nel mio ruolo naturale di Strong Safety.  Colpire in velocità da una scossa elettrica lungo tutta la schiena è una sensazione che trasmette una scarica di adrenalina indescrivibile; per quanto mi riguarda non c'è niente di più bello nel football.
 
Cosa è andato storto il 7 Luglio?
 
Tante cose, purtroppo, ma che sono figlie di una poca esperienza in manifestazioni così delicate. Di sicuro, anche se i Panthers si sono dimostrati validi sia sulle corse che sui lanci, io ho il rammarico di non aver potuto vedere il reparto LB al 100%. Da parte mia ho subito un infortunio già nel primo quarto che mi ha limitato molto e anche Silvestri non era in forma, gli infortuni lo hanno molto limitato in tutta la stagione. In queste condizioni, dei RB come quelli di Parma, non li fermi...Souder, per quanto devastante, da solo poteva fare ben poco. Poi l'infortunio dei nostri due RB, prima di Bonaparte ai quarti e poi di Piccinni alla prima azione del SB. L'infortunio del QB, La Secla. Questo è quello che è andato storto...il resto è andato come doveva andare quando una squadra è più forte dell'altra nel complesso.

Imparare dagli errori per non commetterli più ma anche prendere forza dalle cose positive, i pregi dei tuoi Seamen? 

Il potenziale che esprimono i giovani usciti dalla "cantera" dei Seamen è straripante e su questo si costruiscono i cicli, non le singole vittorie. Pregi come questo sono più unici che rari. Inoltre ci sono molti elementi che possono indirizzare questi giovani verso la strada giusta, quella della disciplina, del sacrificio e dell'attitudine a non cedere mai. Due su tutti, Flavio Piccinni a cui va il mio in bocca al lupo per una veloce guarigione e Stefano Di Tunisi, un'altro esempio da esaltare e portare sotto gli occhi di tutti. 

Sei nella lista dei 75 azzurri ma non farai parte dei 45, cosa auguri ai tuoi compagni?

Ai miei compagni di squadra che conosco e che hanno condiviso con me il campo quest'anno auguro di divertirsi, agli amici si augura sempre quello, a prescindere. Ai ragazzi che saranno tra i 45 e che ho conosciuto durante i raduni ma fanno parte di altre squadre auguro di vincere. L'italia ne ha bisogno come movimento e tutti i ragazzi con cui ho condiviso i raduni se lo meritano perchè sono il meglio in circolazione e hanno lavorato sodo per essere dove sono. Un augurio particolare va ad Alessandro Vergani, un amico che ho avuto la fortuna di veder crescere, sportivamente, fino ad essere quello che è ora.
 
Il 7 settembre si chiude il capitolo nazionale e inizia la preparazione al campionato 2014, 12 saranno presumibilmente le squadre che parteciperanno al 34esimo campionato Italiano, lo scorso anno si è partiti con ambizioni play off e si è arrivati al Super Bowl, il prossimo anno che obbiettivi minimi ti poni?
 
Vincere il Superbowl. 

Parma team da battere, lo scorso anno il punteggio migliore i 23 punti di differenza al Super Bowl, come e dove si può far meglio? 

Dobbiamo raggiungere la loro stessa disciplina e la loro stessa attitudine mentale ad essere dei vincenti. La prima te la danno i coach e i capitani, la seconda te la danno sempre i coach ma anche l'esperienza complessiva del team oltre che del singolo giocatore. Questi due elementi, a cascata, innescano tutte le caratteristiche necessarie per giocarsela alla pari. Il talento di certo non manca. 
 
Ai tifosi Seamen che stanno aumentando ogni stagione sempre di piu e con uno stadio messo a lucido cosa consigli di fare oltre a passar parola?
 
E' bellissimo giocare con questo seguito, quest'anno i tifosi sono stati fantastici e non posso che dirgli GRAZIE. Quanto a cosa dovrebbero fare...beh: non perdete questo entusiasmo, l'entusiasmo è contagioso. Parlatene, scrivetene, condividete la vostra passione in ogni modo...quello che volete e come volete ma non perdete mai la scintilla dell'entusiasmo e altri si uniranno. 
 
Ti vogliamo per sempre Seamen, tu cosa rispondi?
 
Bisogna stare attenti a ciò che si vuole perchè c'è il rischio che lo si ottenga. 
 

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