09 Marzo 2013
In English
Le interviste agli americani dei Seamen Milano proseguono con Jeff Souder,
25 anni, linebacker e running back, 1.85 per 106 chili, miglior giocatore
dello scorso campionato, disputato con la maglia dei Daemons di Cernusco.
Jeff, di nuovo in Italia, ma in una squadra nuova. Ti sei divertito
lo scorso anno?
«Sì, molto, è stata una stagione memorabile, con molti alti e bassi,
ma alla fine mi sono ritrovato con tanti amici e nuovi compagni di
squadra, persone con cui resterò in contatto per il resto della
mia vita».
Sei stato Mvp dello scorso anno, ma secondo te c’era un americano
migliore di te?
«È difficile rispondere a questa domanda. Io cerco di essere sempre il
migliore in campo e in generale il meglio che mi sia possibile essere.
Lo scorso anno c’erano tanti ottimi giocatori, forti sia in attacco sia
in difesa. Penso che per me sia stato un vantaggio essere efficace sia
in attacco e in difesa, ma ripeto che è difficile rispondere a
questa domanda».
Nei Seamen ritrovi sei tuoi compagni di squadra dei Daemons,
ma che ne dici degli altri 48 nuovi? Ti sembra che questa squadra
sia più forte di quella dello scorso anno?
«Ho una fiducia totale nella mia nuova squadra, e non ho dubbi sul
fatto che faremo strada nei playoff. Dobbiamo continuare a crescere
e migliorare il più possibile, e se sapremo giocare come possiamo
avremo una grande stagione. Abbiamo i giocatori e gli atleti per
fare qualcosa di davvero speciale».
Quale è stata la squadra più forte che hai affrontato lo scorso
anno?
«Penso che siano stati gli Elephants, a Catania. Per l’ambiente così
diverso, la loro capacità di mostrare la loro efficacia nel gioco di corsa
e di lancio e la disciplina complessiva del gruppo. Quel giorno fecero
meno errori di noi».
Lo staff tecnico dei Seamen è tutto italiano, pensi che sia
preparato a fare una grande stagione?
«I nostri coach hanno molta esperienza, e quando siamo in sintonia
totale con loro non c’è dubbio che ci sentiamo preparati a fare una
grande stagione. Siamo in grado di fare adattamenti e costruire una
squadra che ci permetta di essere pericolosi sia a livello fisico sia
mentale».
Ti volevano molte squadre per il 2013, come mai hai scelto
proprio i Seamen
«Li ho scelti perché ho potuto incontrarmi personalmente con loro in
varie occasioni, e perché in questo modo avrei potuto dare una mano
ai Daemons nella preparazione durante la stagione morta. Conosco un
sacco di persone nella zona di Milano e dunque è ottimo poter giocare
nei Seamen, tornare da queste parti, aiutare i Daemons e rivedere
gli amici. Ho parlato molto con coach Paolo Mutti e ho visto che abbiamo
le stesse idee sul football, le stesse aspettative per la stagione 2013 e
la stessa voglia di vincere il campionato. È stata una bella esperienza
anche parlare con altre squadre e altri coach, che ringrazio per le
belle parole che mi hanno detto».
Un anno con i Daemons e ora quattro mesi nei Seamen… cosa
dici della mentalità dei giocatori italiani verso il football?
«Al mio arrivo mi aveva colpito molto che in Italia, patria del calcio,
i giocatori avessero una passione così forte per il football. Vengono
ad allenarsi 3-4 volte la settimana dopo la scuola, dopo il lavoro,
prima ancora di andare a casa dalle loro famiglie… Lavorano
sodo in ogni allenamento ed è bello vedere la loro voglia
incessante di crescere»
Pensi che i Seamen possano arrivare ai playoff?
«Certo che lo penso. So che possiamo farlo, e se non sarà così ci
saremo fatti del male da soli. Ma non ho alcun dubbio che andremo
ai playoff e faremo strada».
Sei in Italia da un po’ di tempo, pensi di restare ancora?
E cosa pensi dell’idea di
ridurre il numero di giocatori americani in campo?
«Sì, spero di poter giocare a lungo in Italia. Quanto alla domanda,
se è utile al football italiano la riduzione del numero di americani
allora è giusto farla. Può far ridurre i costi e dunque permettere a
più squadre di far parte della IFL. Il livello agonistico e di conoscenza
complessiva del football sarebbe più basso ma ci sarebbe più lotta per
i playoff e per il titolo perché aumenterebbe il numero delle squadre.
Più sono e più difficile sarà entrare nei playoff. Per cui la mia risposta
insieme negativa e positiva».
Chiudiamo con un messaggio per i tifosi Seamen in vista del debutto
casalingo del 6 aprile all’Arena (20.30) per il derby.
«Beh, anno nuovo, squadra nuova e una nuova opportunità di vincere
il titolo. Stiamo lavorando sodo e abbiamo tutti fame di vittorie.
Posso garantirvi che ci sarà spettacolo alle nostre partite, e il vostro
aiuto può darci la carica e far capire agli avversari che noi ci siamo.
Più tifo farete più forza ci darete. E ora andiamo a giocare, e a chi è
dall’altra parte della linea di scrimmage dico “allacciatevi bene il casco”…».
Ufficio stampa Seamen Milano