18 Maggio 2011
Due anni fa ero in un periodo nel quale non sapevo più che sport fare. Volevo uno sport dove potevo sfogarmi e conoscere un po’ di gente . Ho sempre avuto in mente il football che mi impressionava con i caschi, le armature e cercando su internet mi sono imbattuto sul sito dei Seamen . Ho chiamato Marco Mutti e due giorni dopo ho cominciato ad allenarmi con la squadra di flag. Mi sono subito innamorato di questo sport soprattutto dopo aver messo casco e para spalle e da due anni è diventato una vera e propria passione .
Quando ho cominciato col football non sapevo che squadre ci fossero a Milano e guardando su internet ho visto i Rhinos e i Seamen . Conoscevo Marco Mutti, tramite mio padre, è mi ricordavo che un paio d'anni fa mi aveva parlato del fatto che da giovane giocava in una squadra di football americano a Milano . Quando mi sono accorto che era il presidente dei Seamen mi sono detto che sarebbe stato più facile per me integrarmi nella squadra avendo già una conoscenza . E poi i Seamen stavano “risorgendo”. Mi sono detto che non c'era ancora una squadra già formata e dunque l’occasione era perfetta per me , ossia per cominciare un nuovo sport in una nuova squadra .
3.I Seamen sono una delle squadre storiche, tra le più blasonate del football italiano. Come ti trovi nel mondo dei "marinai" ?
Mi sono subito trovato bene con i Seamen perché c’è un vero spirito di squadra, un vero legame tra coach, giocatori e ex giocatori . Mi sento come in una grande famiglia piena di gente su cui posso contare in campo, ma anche fuori. Il fatto che i Seamen siano stati tra i migliori vent'anni fa ci ha uniti ancora di più perché volevamo e dovevamo assolutamente vincere fin dall’inizio.
Dopo essere stato secondo QB in under 18 e under 21 ero molto teso dal fatto di essere starter QB in Arena perché non sapevo proprio che squadre avremmo avuto contro nel campionato . Però man mano che progrediva il campionato mi sono reso conto che l’Arena è piena di giocatori provenienti dall’under 18 e under 21 e anche di gente più esperta . Secondo me è un ottimo campionato per i giovani che vogliono già affrontare gente molto più forte tecnicamente e fisicamente di loro . Di sicuro usciranno molti campioni da questo torneo pronti per andare in futuro in IFL.
5. Svelaci la tue ambizioni nel football. Un pensierino alla IFL lo hai mai fatto o lo stai facendo ?
Non so se ho un futuro nel football ,ma se continuo a impegnarmi come sto facendo e a migliorare sempre di più a ogni partita spero che tra un paio d’anni potrò giocare con i “grandi” in IFL .
6. 4 vittorie e 2 sconfitte. Play off in cassaforte. La stagione 2011 dei Seamen 9 è stata fin qui molto positiva. Dove potete arrivare ?
Quello che abbiamo fatto fino ad ora è stato un ottimo lavoro. Ci abbiamo messo tutti la testa , il cuore e gli attributi e il risultato si vede : 4 vittorie e 2 sconfitte contro una squadra più forte, una delle favorite di questo campionato. Siamo una squadra molto giovane , con poca esperienza, ma abbiamo molto potenziale e i nostri coach sono veramente ottimi , perciò io vedo la possibile vittoria nei play off e anche dopo se l’impegno e la serietà continuano .
7. Il coaching staff: CJ Robertson, Paolo Mutti e tanti altri ex campioni, ma anche tre giocatori made in USA a dare una mano. Hai imparato molto in questi mesi dalla loro esperienza ?
Posso dire che il coaching staff e i tre giocatori americani formano un vero “dream team”. Non potevo sperare di meglio. CJ è un ottimo head coach e mette tutta la sua forza e la sua esperienza per aiutarci . Paolo Mutti è come un coach americano ( solo che preferisce mangiare spaghetti piuttosto che hamburger ). Da un punto di vista professionale ha saputo creare un play book che corrispondesse perfettamente alle squadra anche se ci conosceva appena . Tutto il coaching staff è veramente ottimo perchè è sempre pronto ad aiutarci , farci migliorare nel football e come persone . I nostri tre americani (Tom , Erik , Andrew) sono stati più che importanti per questa stagione . Sono stato personalmente più vicino a Erik perchè è un QB. Il suo aiuto mi è stato veramente prezioso, mi ha permesso di migliorare come giocatore di football e principalmente come QB.
8. Il tuo futuro lo vedi da quarterback ? Come sei arrivato a giocare in questo ruolo ? Pensi di avere attitudini anche per altri ruoli ?
Ho cominciato in under 18 come ricevitore per farmi un po’ le ossa, però mi piaceva veramente il ruolo di QB che tuttavia necessita di un po’ d'esperienza. Dopo un anno da ricevitore mi sono spostato a giocare quarterback e non voglio più muovermi da questo ruolo . E' piacevole il fatto di controllare l’attacco , di prendere decisioni in campo , avere tutta la squadra che ti ascolta , assumersi certe responsabilità perché la squadra conta su di te . Magari, se acquisto un po’ di peso, mi piacerebbe giocare anche nel doppio ruolo come safety, ma non potrei mai lasciare il ruolo di QB .
9. Qual'è l'elemento più importante nella mentalità della tua squadra ? Un difetto che potreste correggere ?
L’elemento molto importante nella squadra di Arena, ma anche presente nei Seamen in generale è il fatto che siamo tutti uniti . Formiamo una vera e propria squadra dove non c’è un “individuo”, ma un vero collettivo che fa proprio la nostra forza . Siamo una squadra giovane con una voglia di giocare enorme e una forte volontà di vincere tutti insieme. Un difetto, che potremmo correggere, sarebbe quello di essere più “regolari” nel venire agli allenamenti .
10. Un pensiero e un augurio conclusivi per i tuoi compagni e per gli avversari che hai incontrato in questo campionato.
Vorrei soltanto dire, per finire, che io credo molto nella squadra di Arena e nei Seamen in generale e sono certo che faremo bella figura sia nei play off, tra poche settimane, sia l’anno prossimo e negli anni a venire. Vorrei concludere con due parole che possono riassumere quello che cerco di dire :
FORZA SEAMEEENNNNN !!!!
