La presentazione della partita 

(8-22/18-20/12-14/0-12)


Partita difficilissima per i Seamen, Joe Pentello ha tirato fuori dal cilindro una prestazione Maiuscola sbagliando pochissimo e completando 36 su 49 co 578 yard guadagnate e 8 TD 49 yard il lancio più lungo con Alexander che riceve 11 palle per 200 yard e 3 TD, di contro Anderwkavich 22 su 36 un intercetto e 5 td Pass con Kell che riceve 12 palloni per 155 yard e due TD, mai un errore per l'attacco dei Dolphins che ogni volta che hanno possesso riescono a portare in TD la palla contro i Seamen con un intercetto un fumble e due Punt di fatto lasciano sul campo due punti importantissimi, forse sbagliata la decisione di far giocare Korte Strong Safety, sta di fatto che Pentello ha scorrazzato in lungo e in largo la difesa dei seamen. risultato che non lascia spazio a commenti e Dolphins involati nella corsa ai Play Off e seamen che devono assolutamente vincere a Catania èer portare a casa il isultato che nessuno aveva mai pensato di prounciare

I Dolphins espugnano il Vigorelli (42-64 lo score finale) offrendo una prestazione che mette in luce tutto il talento di cui i Dorici dispongono.  Guidata da un Pentello al limite della perfezione, abbiamo contato al massimo una dozzina di lanci incompleti nell’arco di tutta la gara, Ancona ha sfruttato l’enorme potenzialità del proprio attacco, a segno in ogni drive giocato, fondamentale nel contenere la reazione dei Seamen che hanno comunque destato un’ottima impressione. Archiviata la quarta sconfitta del campionato che pregiudica i sogni di play off, pur non intaccando quanto di buono fatto fin’ora, la Milano blue navy avrà ora due impegni, probanti e al contempo esaltanti, contro Catania e Parma per concludere in bellezza il percorso in Italian Football League che, al di là dell’esito delle due sfide, si esaurirà comunque con un bilancio assai positivo. A segno dopo pochi istanti con un “tracciante” di Anderwkavich per le mani educate di Bonaparte l’attacco dei Seamen ha giostrato, nel match contro i Dolphins, con consumata sicurezza esaltando le doti dei vari Kell, Santagostino, Korte, Bonaparte e compagnia, apparsi ancora in crescita rispetto agli esordi. La disarmante fluidità del reparto offensivo marchigiano, irrefrenabile per una retroguardia milanese che ha pagato dazio contro le abbacinanti accelerazioni di Alexander Jr, la solidità di Ancona (il giocatore, n.d.r.) e la mobilità di Marchini, ha determinato, gioco forza vista la perfezione messa in campo dai Dorici (dieci TD su altrettanti drive), il divario nonostante il “cuore marinaio” abbia mantenuto i Seamen in linea di galleggiamento fino all’ultimo quarto di gioco. Monumentale, ci sia concesso parlare per una volta dei singoli, la prestazione di Tom Korte che dotato di cuore e di polmoni fuori dalla norma ha imperversato nel doppio ruolo per buona parte della gara, dando un contributo basilare alla causa meneghina. La sequenza del punteggio, dopo il vantaggio iniziale di Bonaparte, ha visto i Dolphins scavare rapidamente un divario di venti punti (8-28 nella seconda frazione) utile a mantenere a debita distanza l’avversario che con caparbietà ha tentato di risalire la china fino al 42-52, scarto minimo ottenuto nella parte conclusiva del terzo quarto.  Le giocate di Alexander (1 TD e un intercetto) e l’ultima meta di Marchini hanno tuttavia frustrato la rimonta, cercata col cuore fino a pochi minuti dal termine del match. Dopo la debacle di Ostia sono arrivati segnali di ripresa emotiva che fanno ben sperare non solo per il proseguimento del torneo, ma anche per il futuro quando, esaurito lo scotto del noviziato, molti giovani atleti saranno chiamati a costituire i “Seamen che verranno” per rinverdire antichi fasti e cercare nuovi obiettivi.

 


Le statistiche 

 

 


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